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Scritture della crisi.
Espressionismo e altro Novecento
Antonio Di Grado

cm 15x22, ISBN 978-88-7751-017-4, pagg. 100, ill. - Cod: 19883

€ 10,33 / (L.20.000)


Allineando alcune figure dell’invenzione letteraria novecentesca come fossero dolenti stazioni d’un laico calvario, questo volume procede per sondaggi ed approssimazioni sulle piste d’una furente tensione espressiva e d’una desolata percezione della “crisi”. Tra azzardo e vertigine, tra l’urlo d’orrore del randagio sperduto nei labirinti della metropoli (o, che è lo stesso, d’una campagna sconsacrata e imbestiata) e la fuga dell’esule da mondi senza “centro” e senza fondamenti, tra vigile tensione analitica e mortificante scacco, tra purezza e ferocia, queste disperse – ma non irrelate – icone novecentesche intendono proporsi come contributi a una topografia dell’innovazione ch’è ancora da tracciare, e a nuove storie – meno caute e beneducate – delle patrie lettere. Parlare di espressionismo o di “nuova oggettività” ha il senso, allora, d’una congettura: di un’ipotesi di riscrittura di quelle mappe che giovi, assieme ad altre avanzate in queste pagine e a parecchie ancora da formulare, a leggere con più attenzione la sconvolta segnaletica del nostro presente e i generosi ma obliati “astratti furori” del passato prossimo. Un percorso attraverso la letteratura italiana contemporanea che ne privilegia i momenti di febbrile sperimentazione, tra i bagliori di un espressionismo acceso e visionario e i rovelli di un lucido e disincantato realismo analitico.

SOMMARIO

L’azzardo e la vertigine
Un gentiluomo e i suoi mostri
La “fuga senza fine” d’un narratore apolide
Marionette in Alexanderplatz
Scrive “a destra”: Ricci e i suoi fratelli
Tre carteggi, quattro generazioni
Epifanie in provincia
L’orologio di Brancati: spazio e tempo a Natàca
Il silenzio dell’Ottocento
Approssimazioni a Sciascia
Veleni in Arcadia: Piccolo e Tomasi “oltre il limite”
Appendice. Paesaggi e preludi
Itinerari d’autore
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