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Antonio Corpora 1945-1988

Giuseppe Frazzetto

cm 23x24, ISBN 978-88-7751-036-5, pagg. 136,48 ill. - Cod: 19903

€ 17,04

Volume esaurito

La pittura di Antonio Corpora, uno dei protagonisti dell’arte italiana del nostro secolo, viene analizzata nelle sue peculiarità e nel suo rapporto con il dibattito europeo. A Tunisi (dov’è nato nel 1909 da famiglia siciliana) Corpora frequenta il pittore Armand Vergeaud, allievo di Gustave Moreau; dal ’30 è a Firenze, dove approfondisce la propria cultura pittorica copiando opere degli Uffizi. Ma l’esperienza fondamentale è l’incontro con la pittura francese, su cui ha modo di riflettere in occasione di vari soggiorni parigini nel corso degli anni ’30. Dal ’34 è a Milano, dove entra in contatto col gruppo del Milione e soprattutto con Carlo Belli: “inizia così un periodo di pittura pseudo-astratta di cui è un esempio Composizione del 1937”. Un ritorno alla figurazione, alla fine degli anni ’30, è in certo senso l’ultima tappa del suo cammino verso una prima maturità stilistica. Fin dalle prime prove, il pittore si muove dunque nell’ambito d’un ripensamento della tradizione del moderno: esempi per lui fondamentali il Fauvismo e il Cubismo, Matisse e Braque (senza dimenticare però Cézanne, né l’atipica lezione di Bonnard). All’indomani della guerra la sua produzione può dirsi astratta ed anti-astratta, frutto d’un procedimento d’analisi e di sintesi, che però non abbandona il visibile.

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