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L'arcaico futuro.
Itinerari epico-lirici
Fernando Gioviale

cm 14,5x22, ISBN 978-88-7751-066-2, pagg. 272, ill. - Cod: 199210

€ 15,49 / (L.30.000)


E’ un volume in cui sono raccolti quindici saggi di Fernando Gioviale relativi quasi tutti a scrittori originari della Sicilia. Narrativa e lirica sono i grandi generi che danno vita a quest’opera: da un lato testi narrativi di Giovanni Verga, Rosso di San Secondo, Vincenzo Consolo, Angelo Fiore, e dall’altro testi poetici di Domenico Tempio, Ignazio Buttitta, oltre che di Giacomo Leopardi. Il saggio Arcaico futuro, è relativo a Stefano D’Arrigo – in particolare al suo romanzo Horcynus Orca – e mette in luce l’esigenza di una letteratura che pur essendo impegnata nell’oggi e nella progettazione del futuro, sente il dovere di recuperare l’istanza memoriale fino alle remote terre dell’arcaico. E forse il passato è più facilmente recuperabile attraverso le vie soffertamente illuminatrici della poesia che attraverso le positive certezze della storiografia. L’autore procede, così, alle sue analisi di testi, cercando di individuarvi l’intreccio di passato e futuro e le capacità che esso ha di produrre poesia.

SOMMARIO

L’attuale Settecento di Domenico Tempio
«Lu veru piaciri» e la cittadella della saggezza naturale

Appressamento a Leopardi
«Se io vivrò, vivrò alle Lettere»: il canto come fede.
Il corpo, la morte, i «desiderii infiniti» della poesia

Verghiana
La grazia laica: «Storia dell’asino di S. Giuseppe»
Una narrativa della crudeltà: la doppia redazione del «Maestro dei ragazzi»

Mario Carli, futurista estravagante
«Il disprezzo della natura e la ricerca dell’artificiale»

L’altro Rosso di San Secondo: l’impegno del romanzo
Tra naturalità corporea ed erotismo ascetico:
«La donna che può capire, capisca»

Su Ignazio Buttitta
Il mestiere di poeta

Per un ritratto di Vincenzo Consolo
L’isola senza licantropi

Angelo Fiore o la narrativa come eccesso
La parodia del tragico e «L’erede del Beato»
«Il supplente» e la metafisica dell’oltraggio

Per Sciascia
Il contesto e la morte: il ‘giallo’ come assoluto

D’Arrigo
L’arcaico futuro

Conclusione in cinema per Francesco Rosi
Memoria mitica e drammaturgia dell’assenza. Sulla forma epico-lirica di «Salvatore Giuliano»

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