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Abitare la fortezza
La fondazione del Borgo Vilhena a Malta nel XVIII secolo
Giannantonio Scaglione

16x23, ISBN 978-88-7751-472-1, pagg. 202, ill. - Cod: 202201

€ 18,00 / (L.34.853)


Con l’espressione “centro di nuova fondazione” viene generalmente identificato un nucleo urbano abitativo nato da un preciso intento politico e sulla base di una pianificazione urbanistica circoscritta, spesso realizzata in tempi definiti.
La ricerca contenuta in questo volume, che non ha alcuna pretesa di esaustività sull'argomento, nasce dalla volontà di provare a ricostruire, attraverso la consultazione di una vasta ed eterogenea documentazione archivistica, le vicende storiche e sociali che durante il Settecento scandirono la genesi, la crescita e il successivo sviluppo del Borgo Vilhena a Malta. Si tratta di una iniziativa abitativa che l’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme – che dal 1530 al 1798 governava l’isola di Malta – affidò all’ingegnere militare Charles François de Mondion, per attenuare il problematico sovrappopolamento della vicina La Valletta. L'insediamento è sorto all'interno di uno spazio militare fortificato, circoscritto una imponente cinta bastionata posta a protezione della capitale, che per vocazione era destinato a restare “strategicamente” libero; un’area in cui non si sarebbero dovute erigere strutture perché in caso di assedio queste sarebbero diventate quasi certamente dei ripari per le truppe nemiche.
Per questo motivo, quando nel 1724 il Venerando Consiglio presieduto dal Gran Maestro fra’ Antonio Manoel de Vilhena - a cui era dedicato l'insediamento - approvò il Progetto fondativo del nuovo borgo, impose che i nuovi edifici abitativi avrebbero dovuto rispettare precise caratteristiche strutturali che le avrebbero rese facilmente abbattibili. Attorno alle dimore “precarie” del nuovo Borgo Vilhena lo spazio delle pratiche urbane venne organizzato in maniera stabile, le esigenze di carattere militare si incrociavano con quelle sociali e con quelle derivate dalle “paure” tipiche delle terre di confine, conferendo a questa impresa fondativa delle caratteristiche di estrema unicità, inedite per lo spazio continentale ma tipiche di uno spazio di frontiera.

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